Introduzione
La botte di Liebig basta con le fandonie sulla crescita animale e vegetale
La legge di Liebig (legge del minimo) afferma che la crescita è controllata non dall’ammontare totale delle risorse naturali disponibili. ma dalla disponibilità di quella più scarsa.
Questo concetto è stato introdotto alla coltivazione delle piante o dei raccolti: si scoprì che l’aumento delle sostanze nutrienti già abbondantemente disponibili non migliorava la crescita.
Solo l’aumento della somministrazione della sostanza nutriente più carente causava un miglioramento nel fattore di crescita delle piante o dei raccolti
Così come la capacità di un barile, con doghe di lunghezza diversa, è limitata dalla doga più corta, anche la crescita di una pianta o animale è limitata dalla sostanza nutriente in quantità minore.
Ad esempio, la crescita di una pianta può dipendere da un numero diverso di fattori come la luce solare o minerali nutrienti (nitrati o fosfati).
La disponibilità di tali fattori può variare in maniera tale che, in tempi differenti, uno di essi sia più limitato di altri.
La Legge di Liebig afferma che la crescita avviene con la velocità permessa dal fattore più limitato. In condizioni di equilibrio stazionario, le sostanze essenziali disponibili in quantità prossime al minimo necessario tendono a divenire limitanti.
Tuttavia i fattori possono interagire fra loro rendendo la risposta degli organismi più complessa.
L’equazione seguente indica che la crescita di una popolazione O è funzione del minimo di tre termini Michaelis-Menten che rappresentano le limitazioni di fattore I, N e P.
L’equazione è valida limitatamente a una situazione dove le condizioni sono stabili e le interazioni tra i fattori siano strettamente controllate.
Considerazioni
La botte di Liebig basta con le fandonie sulla crescita animale e vegetale
La Legge di Liebig è estesa anche alle popolazioni biologiche cioè agli animali ed è comunemente usata nei modelli di ecosistemi.
Nel caso degli animali prendiamo in riferimento l’ultimazione degli amminoacidi e della quantità minima che è data dall’amminoacido indispensabile atta ad impedire la comparsa dei disturbi, consecutiva alla sua mancanza.
Va detto che una razione equilibrata deve fornire all’organismo gli amminoacidi in maniera armonica e in determinati rapporti.
Il corretto rapporto fra gli amminoacidi e di questi con l’energia permette un’ottimale utilizzazione della dieta ai fini produttivi.
Studi sul fabbisogno degli animali in produzione zootecnica hanno portato a formulare la proteine ideale, che permette una notevole riduzione dell’emissione d’azoto con le feci, urine contribuendo a un migliore rispetto dell’ambiente.
Conclusione
La botte di Liebig basta con le fandonie sulla crescita animale e vegetale
Quindi è inutile abbuffare i vostri animali con super mangimi che li dovrebbero gonfiare come dei palloncini ad una festa.
Perché gli animali non assimilano le sostanze in eccesso ma solo il fattore limitante e il resto lo urinano, defecano. Fanno le puzzette o nel peggiore dei casi gli animali accumulano. Le sostanze in eccesso nei reni, fegato e possono morie con diverse patologie che possono diventare croniche.
Inoltre è sbagliato somministrare uova sode ai pulcini perché anche se derivano dai dinosauri si nutrono di grano, orzo ,frumenti vari e il due percento d’insetti che hanno proteine diverse da quelle dell’uovo o carne ecc. In natura la gallina rompe il suo uovo per carenza di calcio, fosforo, per fame-sete o perché un’altra gallina gli sta antipatica.