ECOSISTEMA IDEALE PER L’ALLEVAMENTO DEL CONIGLIO
Nell’allevamento intensivo il coniglio è sottoposto alcuna pressione tecnologica sempre più spinta e non sempre sopportabile da parte dell’animale.
Questa specie È passata in brevissimo tempo dall’ambiente naturale all’allevamento intensivo, superando con estrema rapidità le fasi di adattamento, seleziona E industrializzazione.
Questo fenomeno mentre nelle altre specie (ruminanti, Suini, volatili) è avvenuto in maniera lenta. Pertanto l’ambiente d’allevamento Devi possedere dei requisiti, tenendo conto che il coniglio è un animale timido È sensibile quindi facilmente soggetto agli stress.
REQUISITI PRINCIPALI
L’allevamento deve essere ubicato in un luogo asciutto, ben drenato e tranquillo non in vicinanza di altri allevamenti di conigli;
Bisogna prevedere più unità separate per ciascuna delle varie fasi di allevamento ed un’unità per la quarantena di nuovi animali in introduzione questo è da farsi per l’enorme igienico-sanitarie;
La mancanza d’acqua influisce negativamente sulla crescita degli animali, per questo ebbene fornire acqua fresca È potabile disponibile in qualsiasi momento della giornata;
La temperatura dell’ambiente è uno dei fattori principali ad influire sull’allevamento. Il freddo e la causa di mortalità più frequente dato che coniglietti alla nascita non presentano il pelo infatti l’unica fonte di calore è il nido composto dai capelli della madre e paglia. La temperatura ideale nel nido è di 30° – 35°C. Invece la temperatura dell’intero locale ma dai 15° hai 20°C.
Comunque studi recenti dimostrano che con l’aumento della temperatura aumenta il rischio di possibile contaminazioni di virus, batteri, microrganismi dato che la loro riproduzione e favorita da alte temperature.
Ma anche l’abbassamento della temperatura al di sotto di 5° centigradi provoca disturbi respiratori sia per gli adulti che per i piccoli inoltre aumenta il fabbisogno nutritivo (cioè hanno bisogni di più cibo per crescere);
REQUISITI PRINCIPALI
L’allevamento del coniglio
L’umidità dell’aria viene espressa con il grado di umidità relativa. Esso deve essere compreso tra il 60% il 70% con una temperatura come citato in presidenza non superiore a 20° centigradi e non inferiore a 5° centigradi.
La temperatura e l’umidità sono dei fattori metereologici correlati, infatti allora aumento della temperatura l’umidità diminuisce E viceversa;
Un altro fattore importante è la ventilazione che consiste il ricambio d’aria eliminando l’eccesso di anidridecarbonica prodotta dalla respirazione degli animali, inoltre riduce la possibilità di sviluppare malattia che hanno come mezzo di diffusione le correnti d’aria.
Esistono numerosi sistemi di ventilazione ma bisogna scegliere con oculatezza il sistema ideale.
La luce influenza il ritmo di riproduzione, negli allevamenti industriali tale problema viene risolto con luce artificiale. Nel reparto di materna le matrici hanno bisogno di 16 ore di luce, mentre in quello da ingrasso sono sufficienti 10-12 ore di luce.