Come Aprire un Azienda Agricola

DEFINIZIONE

Per azienda agricola si intende  una piccola o media impresa che ha come principale attività la coltivazione del fondo, la selvicoltura, l’allevamento di animali e altre attività collegate.

È connessa direttamente alla cura e allo sviluppo dei cicli biologici, di carattere vegetale o animale, che utilizza il suolo, il bosco e le acque dolci o di mare.

Si intendono comunque connesse le attività dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animali, oltre le attivita’ dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attivita’ agricola esercitata.

L’azienda agricola è un’impresa artigianale che produce e vende prodotti enogastronomici, valorizzando le eccellenze del territorio e seguendo i cicli naturali.

La sua finalità è di garantire una manifattura di alto profilo biologico e qualitativo.

L’azienda agricola può offrire anche beni e servizi, sotto forma di ospitalità e ristorazione: in tal caso si parla di agriturismo, dove i prodotti e le materie prime fornite ai clienti provengono direttamente dalla stessa azienda agricola.

A questo punto è fondamentale una linea per procedere e intraprendere questo percorso: chi decide di aprire un’azienda agricola, infatti, oltre a rispettare una serie di adempimenti burocratici, deve conoscere eventuali criticità e disporre delle strategie migliori per trasformare l’idea in un progetto di successo.

Le figure imprenditoriali agricole

L‘imprenditore agricolo è chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse (art. 2135 del codice civile).

Le figure imprenditoriali nel settore sono:

  • Coltivatore Diretto (CD)
    Si dedica direttamente e abitualmente alla coltivazione dei fondi ed al governo del bestiame, sempre che la complessiva forza lavorativa del nucleo familiare non sia inferiore ad un terzo di quella occorrente per le normali necessità della coltivazione del fondo e per l´allevamento ed il governo del bestiame, così come disposto dall´ art. 48 della Legge 2 giugno 1961, n. 454, nonché dall´art. 2083 del Codice Civile;
  • Imprenditore agricolo (IA)
    Esercita l´attività di coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse, così come previsto dall´art. 2135 del Codice Civile;
  • Imprenditore Agricoltore Professionale (ex IATP)
    Tale figura è stata definita mediante l´approvazione del Decreto Legislativo n. 99 del 29 marzo 2004, così come modificato dal Decreto Legislativo n. 101 del 27 maggio 2005.

Analisi delle caratteristiche e delle potenzialità aziendali

Un’idea d’impresa, se pur apparentemente vincente, va sempre accompagnata, prima, dopo e durante l’elaborazione, da un’analisi del mercato e della concorrenza.

Con il supporto di appositi consulenti è quindi consigliabile analizzare:

  • Capitale umano (competenze professionali, quale modello gestionale, quale forma giuridica).
  • Capitale fisico (dimensioni aziendali, immobili disponibili e da acquisire, macchine e attrezzi).
  • Offerta (massa critica, differenziazione prodotti e attività, qualità, diversificazione).
  • Mercati (canali di vendita possibili, attività promozionali)
  • Performance economica (redditività e costi)

È inoltre altrettanto opportuno valutare componenti esterne all’azienda sul piano:

  • Istituzionale (normativa di riferimento, esistenza di reti formalizzate come consorzi, cooperative, strade del vino,ecc).
  • Territoriale (dotazione infrastrutturale materiale e immateriale, disponibilità di servizi alle imprese agricole).
  • Commerciale (canali distributivi locali, caratteristiche della domanda e dell’offerta).
  • Competitivo: struttura della concorrenza e grado di concentrazione dell’offerta.

Dopo la fase di analisi e l’elaborazione dell’idea d’impresa, comincia la progettazione vera e propria. Una volta definiti gli obiettivi da raggiungere e i risultati attesi, occorrerà individuare le risorse da utilizzare e le strategie da implementare.

Il passaggio dalla fase di analisi e ideazione a quella più concreta di sviluppo del progetto prevede un’ulteriore fase intermedia in cui si rende necessario verificare la fattibilità del progetto.

Verifica di fattibilità del progetto

Si tratta quindi di redigere, con l’aiuto di adeguati specialisti e professionisti, un business plan, in grado di conferire credibilità al progetto e consentire la richiesta di finanziamento pubblico o privato. Nel piano dovrà essere analizzata la situazione di partenza, il progetto di sviluppo e la situazione post investimento.

Ricerca della fonte di finanziamento

Una volta redatto il piano economico e finanziario si potrà procedere alla ricerca delle fonti di finanziamento. Nel caso dei giovani imprenditori agricoli vi sono diverse misure e strumenti per favorirne l’insediamento. Prima di tutto è opportuno consultare il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 ; fra le diverse fonti di finanziamenti possiamo citare:

  • Finanziamenti ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare): Agevolazioni al primo insediamento dei giovani under40.
  • Fondo di garanzia a prima richiesta per permettere l’accesso al credito alle aziende agricole prive di garanzie sufficienti.
  • Per i giovani agricoltori è previsto l’abbattimento del costo della commissione di garanzia.
  • Detrazioni al 19% per giovani under 35 che affittano terreni agricoli.
  • Mutui a tasso zero per imprese agricole condotte da under 40.
  • Le agevolazioni per il primo insediamento sono rivolte a tutti quei giovani che avviano una nuova azienda agricola e vogliono aumentarne la capacità produttiva. Questo tipo di finanziamento, erogato da ISMEA, è concesso ai giovani tra 18 e 39 anni che presentano un piano di sviluppo aziendale sostenibile ed articolato su un periodo di almeno 5 anni. Il premio è concesso come leasing finanziario con la possibilità di accedere ad un mutuo. L’aiuto non può superare i 70 mila euro ed è concesso da Ismea in due rate in conto interessi nell’arco di un periodo massimo di cinque anni da restituire secondo un piano di ammortamento.

Verifica se il progetto ha le caratteristiche per accedere ad un finanziamento pubblico

Dopo aver individuato le fonti di finanziamento più idonee, è necessario leggere accuratamente il bando in questione per verificare l’effettiva esistenza dei requisiti soggettivi (rispetto al soggetto che si candida) e oggettivi (rispetto al progetto di investimento che si intende proporre).

 Presentazione del progetto per il finanziamento pubblico

Una volta eseguite le analisi e i controlli necessari si può procedere alla presentazione del progetto attraverso apposita domanda corredata di Business Plan.  La presentazione della domanda, tuttavia, pur avvenendo in maniera corretta, può non essere sufficiente a garantire il raggiungimento dell’obiettivo (finanziamento) in tempi brevi. Una delle criticità maggiori insite in questo passaggio è infatti rappresentata proprio dall’eccessiva lentezza delle pratiche burocratiche.

Presentazione del progetto per il finanziamento privato

Qualora si decida di fare richiesta di finanziamento privato, è possibile valutare i pacchetti e le agevolazioni messe a disposizione di CreditAgri

Realizzazione del progetto

Una volta accertata la sussistenza delle garanzie ed effettuata la richiesta di finanziamento, si passerà alla fase di concretizzazione del progetto. Delicato e cruciale questo passaggio risentirà inevitabilmente della preparazione, della capacità imprenditoriale, della creatività che il singolo riuscirà ad esprimere.

Come Aprire un Azienda Agricola

IN COLLABORAZIONE CON

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